Il 2023 sarà ancora un anno di forte incertezza, tra il prosieguo del conflitto in Ucraina e la volatilità delle materie prime energetiche. Al contempo le banche centrali dovranno calibrare le loro politiche monetarie tra un'inflazione ancora sopra livelli accettabili e l'atteso deterioramento dell'attività economica, in vista di una auspicata stabilizzazione verso fine 2023 / inizio 2024 in termini di crescita e inflazione.
Dopo aver raggiunto i massimi dell’anno in avvio del mese sia in America che in Europa, i rendimenti hanno riprezzato significativamente al ribasso, in scia ai primi segnali di rallentamento delle dinamiche inflazionistiche americane ed europee.
Prosegue il recupero delle principali classi di attivo sulla scia di rendimenti governativi in calo e aspettative di rialzi meno rapidi dei tassi ufficiali.
La Conferenza delle Parti (COP) è la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ha luogo annualmente per discutere sulle principali questioni relative ai cambiamenti climatici.
Il recupero di azionario e obbligazionario in parte riflette l'aspettativa di rialzi meno rapidi dei tassi ufficiali USA, una prospettiva plausibile dato il probabile picco dell'inflazione americana e i segnali Fed.