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Equity e Bond update - Febbraio 2024

equity bond Update febbraio 2024-2

Le principali banche centrali, pur ritenendo appropriati gli attuali livelli dei tassi, hanno confermato
le prospettive di riduzione in arrivo. Inoltre, le dinamiche di crescita hanno superato le aspettative,
e i rischi principali su crescita/inflazione riguardano il fronte geopolitico.

In questo contesto di miglior crescita e allentamento monetario in arrivo, si mantiene un atteggiamento positivo verso gli investimenti azionari.

Nel contesto attuale, i principali indici globali del mercato obbligazionario hanno subito una performance negativa, influenzati anche da un'elevata offerta di nuove emissioni, soprattutto nell'eurozona. I rendimenti dei governativi sono risaliti insieme ad un mercato che continua ad anticipare tagli significativi dei tassi ufficiali da parte delle banche centrali, anche se ha parzialmente modificato entità e tempistica. Nel complesso, i rendimenti sui segmenti a lungo termine rimangono attraenti, con le curve che si stanno gradualmente normalizzando.

 

EQUITY

Federal Reserve e BCE hanno confermato che l’attuale livello dei tassi d’interesse può ritenersi appropriato, ma evidenziano allo stesso tempo che si stanno creando progressivamente le condizioni per effettuare dei tagli nei prossimi mesi. Negli USA i recenti dati macroeconomici mostrano una dinamica superiore alle attese, mentre sul fronte geopolitico, il sostanziale blocco della navigazione nel Mar Rosso con il conseguente aumento dei costi energetici e dei noli, ha rallentato solo parzialmente il virtuoso processo di disinflazione iniziato lo scorso anno. In questo contesto, consapevoli che la volatilità potrebbe aumentare nelle prossime settimane, manteniamo il nostro orientamento positivo nei confronti dell’asset class azionaria. Dal punto di vista relativo esprimiamo ancora una preferenza per il mercato USA e restiamo investiti anche su Europa e Giappone. Nonostante valutazioni elevate, continuiamo a preferire il mercato USA poiché registra una crescita economica più dinamica rispetto agli altri paesi sviluppati e la produttività rimane sostenuta dal tema dell’Intelligenza Artificiale, con le società del settore che mostrano una notevole tenuta della domanda. Rimaniamo investiti su Europa e Giappone, per valutazioni fondamentali interessanti nel primo caso e per un miglior contesto ciclico nel secondo. Manteniamo infine una bassa esposizione agli emergenti, a causa della debolezza cinese e per il pesante debito nel settore immobiliare che continuano a esercitare un freno a una corretta allocazione dei capitali e agli investimenti privati.

Dal punto di vista settoriale preferiamo ancora un’impostazione difensiva e un approccio Quality (Healthcare in Europa, Consumer Staples in USA) diversificando anche nei Communication Services USA che presentano un buon mix tra aziende tradizionali e aziende più correlate alla crescita come quelle dei servizi di intrattenimento/new media e che hanno una buona esposizione al tema dell’Intelligenza Artificiale. Manteniamo infine in sovrappeso anche gli Energy europei a copertura dei rischi geopolitici internazionali (Medio Oriente–Ucraina). Il settore presenta inoltre fondamentali ancora a sconto rispetto alle proprie medie storiche, buyback e dividendi in crescita completano l’attuale quadro favorevole.

 

OBBLIGAZIONARIO

Dopo i minimi raggiunti a fine 2023, nel corso del mese di gennaio i rendimenti dei governativi sono risaliti con le curve americana e tedesca che hanno ridotto il loro livello di inversione. Il mercato continua a scontare tagli significativi dei tassi ufficiali da parte delle banche centrali nel corso del 2024, sebbene ne abbia rivisto in parte entità e tempistica dopo le recenti riunioni di BCE e Federal Reserve. Oltre alla parte a breve, anche i livelli di rendimento sui segmenti a lungo termine si mantengono interessanti, con le curve che si stanno progressivamente normalizzando: tatticamente eventuali storni possono rappresentare opportunità da cogliere per incrementare progressivamente la duration.

Manteniamo una preferenza sulla parte a lunga europea rispetto quella statunitense, per i differenziali di crescita tra le due aree che vedono l’economia USA maggiormente resiliente e con un’inflazione potenzialmente più persistente di quella europea. Nel corso del mese di gennaio gli spread di credito hanno ancora consolidato al ribasso, con quelli del settore High Yield (HY) che si sono portati sui minimi degli ultimi due anni e con i principali indici che hanno registrato performance intorno alla parità. In uno scenario di rallentamento ciclico previsto per i prossimi mesi e di potenziale aumento del tasso di default, manteniamo una preferenza per le emissioni IG verso HY, dato il miglior profilo rischio/rendimento, con gli spread che si mantengono sopra le medie storiche. A livello settoriale, complice lo scenario di progressiva debolezza economica soprattutto nell’area euro, confermiamo la preferenza sui titoli non ciclici. Con riferimento ai mercati emergenti le prospettive macroeconomiche per il primo semestre 2024 rimangono supportive, ma monitoriamo potenziali occasioni di debolezza per incrementare l’esposizione sull’asset class, in quanto nel breve periodo attendiamo entry point più interessanti sull’asset class dopo il rally di fine 2023.

 

 

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