Dopo aver attirato ben 10.700 miliardi di dollari di capitali nell’ultimo decennio, il settore continua a essere ancora attraente. Nel 2022, infatti, sono stati registrati oltre 23 miliardi di dollari di investimenti, con una crescita del 60% rispetto l’anno precedente.
Tra le varie e possibili forme di investimento alternative, il private equity negli ultimi anni si conferma tra quelle più note e diffuse, nonostante si tratti di una strategia molto specializzata e tipicamente riservata agli investitori istituzionali o ai grandi investitori privati, in cui le operazioni di investimento, a differenza del public equity, non hanno luogo nel mercato pubblico e regolamentato.
- Per definizione, il private equity rappresenta una modalità di investimento di medio-lungo termine nei confronti di una società target non quotata nei mercati regolamentati, finalizzata alla sua crescita successivamente all’avvio dell’attività o a importanti cambiamenti strutturali.
- All’interno di questo comparto si distinguono tre modalità tramite cui poter investire: fondi diretti, fondi di fondi e fondi di coinvestimenti. Inoltre, il loro ciclo di vita si articola nelle fasi di raccolta, investimento e disinvestimento.
- La corsa allo sviluppo di fonti di energie alternative e al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica rappresentano un’opportunità di reindirizzamento dei capitali di tipo responsabile e consapevole anche nel private equity.
Tra le varie e possibili forme di investimento alternative, il private equity negli ultimi anni si conferma tra quelle più note e diffuse, nonostante si tratti di una strategia molto specializzata e tipicamente riservata agli investitori istituzionali o ai grandi investitori privati, in cui le operazioni di investimento, a differenza del public equity, non hanno luogo nel mercato pubblico e regolamentato.
