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Equity e Bond update - Luglio 2024

Copertina equity&bond update luglio2024

Nel contesto attuale, I mercati azionari internazionali confermano la loro impostazione rialzista grazie a un miglioramento della fiducia e della propensione al rischio degli investitori. Sul rischio tasso confermiamo una impostazione positiva.

I mercati azionari internazionali confermano la loro impostazione rialzista, in controtendenza
l'Europa, che registra un aumento della volatilità a causa dell'incertezza politica dopo le elezioni parlamentari europee e francesi. In questo contesto, confermiamo la nostra positività sull’azionario nel medio termine, anche se nel breve non escludiamo prese di profitto tattiche.

Nel breve termine, tuttavia, ci aspettiamo un possibile aumento di volatilità, legato agli sviluppi politici sia in Francia che in USA, con il confronto tra i due candidati alla Presidenza. Sul fronte macro, procede il rientro dell’inflazione in un quadro di pausa della crescita europea e di inizio rallentamento negli USA.
Intanto, BCE e FED confermano la natura dipendente dai dati per l’allentamento delle rispettive politiche monetarie, con decisioni prese “volta per volta”.

AZIONARIO

Nel mese di giugno i mercati azionari internazionali hanno confermato la loro impostazione rialzista grazie a un miglioramento della fiducia e della propensione al rischio degli investitori. In controtendenza l'Europa, la quale ha registrato un generale aumento della volatilità a causa dell'incertezza politica emersa dopo le elezioni parlamentari europee e francesi. In questo contesto, confermiamo la nostra positività sui mercati azionari nel medio termine. Tuttavia, nel breve termine, non possiamo escludere prese di profitto tattiche, soprattutto in vista della prossima stagione degli utili e dell'avvicinarsi delle elezioni USA.

Dal punto di vista geografico manteniamo ancora un posizionamento equilibrato. Rimaniamo investiti sul mercato americano poiché riteniamo sia il maggior beneficiario del superciclo di investimenti in AI,
nonostante le valutazioni estese. Manteniamo l’esposizione in Europa per un tema di gap valutativo verso gli altri mercati sviluppati e per il miglioramento del ciclo economico. Restiamo investiti anche sul Giappone grazie ai fondamentali interessanti e al proseguimento delle riforme aziendali. Confermiamo infine l’esposizione sui mercati emergenti principalmente in ottica fondamentale e per la ripresa economica cinese.

A livello settoriale, negli USA adottiamo una strategia polarizzata: sovrappesiamo la tecnologia, fortemente legata al ciclo economico, ai tassi d'interesse e al tema dell’AI, e manteniamo un outlook positivo sul settore sanitario, di natura difensiva, poiché riteniamo che i fondamentali siano solidi e che il sentiment stia migliorando. In Europa, confermiamo i settori sensibili ai tassi d'interesse, mantenendo una posizione favorevole sulle utilities, che potrebbero beneficiare di eventuali riduzioni, e sui finanziari europei. Per quest’ultimi, nonostante la prospettata riduzione del margine da interesse, potrebbero beneficiare di un aumento delle operazioni di finanza straordinaria da parte dei clienti corporate e di un miglioramento delle condizioni di credito.

OBBLIGAZIONARIO

Sul rischio tasso confermiamo la nostra impostazione positiva, con una preferenza per la parte a lunga (LT) europea, dove l’inflazione è più prossima al target e la crescita (seppur in miglioramento) rimane inferiore al potenziale, confermando un approccio di accumulo progressivo di duration con un orizzonte di medio respiro.

Nel breve termine, tuttavia, ci aspettiamo un possibile aumento di volatilità, legato da una parte agli sviluppi politici in Francia per la formazione di un nuovo Governo (alla luce dei risultati elettorali dove nessuno tra i maggiori partiti si è assicurato la maggior per poter governare in autonomia) e, dall’altra, all’avvicinarsi delle elezioni Presidenziali USA con il confronto tra i due candidati alla Presidenza (Biden e Trump). Sul fronte macro, il rientro dell’inflazione procede, in un quadro che ha visto nelle ultime settimane una pausa della crescita europea e un inizio di rallentamento negli USA. La BCE a giugno ha tagliato di un quarto di punto i tassi di riferimento, mentre la Federal Reserve rimane ancora attendista; entrambe le banche centrali confermano la natura dipendente dai dati per l’allentamento delle rispettive politiche monetarie, con decisioni prese “volta per volta”.

Gli spread di credito hanno allargato marginalmente nello scorso mese, complice le dinamiche politiche francesi in un contesto di volatilità contenuta: il mercato corporate si è comunque mantenuto resiliente con le performance dei principali indici sopra la parità.
In termini di valutazioni relative, confermiamo la nostra preferenza per il comparto Investment Grade (IG) europeo, soprattutto in ottica rischio/rendimento, supportata anche dall’attesa di un potenziale allentamento dell’offerta netta di nuova carta nei prossimi mesi. Anche la componente High Yield europea, visti i livelli storicamente ancora elevati di rendimento offerti, rimane interessante in ottica tattica e di strategie di carry (anche sulle scadenze maggiori), stante una selezione accurata degli emittenti. In coerenza con la nostra view positiva sul rischio tasso, nelle nostre selezioni stiamo progressivamente aumentando la duration, con una impostazione settoriale diversificata e una preferenza per gli emittenti di alta qualità.
La recente volatilità prevalsa sui mercati obbligazionari si è riflessa anche nei mercati emergenti (EM) con marginali rialzi dei premi al rischio. Rimaniamo investiti nel comparto EM, sia in hard currency che in local currency, e monitoriamo ulteriori potenziali occasioni di debolezza per incrementare l’esposizione, in un contesto in cui il ciclo di politica monetaria statunitense continuerà a guidare il beta ed il sentiment dell’asset class.

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