WLeadership 2025 Ilaria Fornari la leadership al femminile nella finanza
Il valore aggiunto delle donne aumenta i risultati e la produttività nelle imprese, WLeadership, l'evento che ha l’obiettivo di raccontare la leadership al femminile. Guarda l'intervista del 24 giugno a Ilaria Fornari, Strategyst di Euromobiliare Advisory SIM.
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Il 24 Giugno a Milano si è tenuta la seconda edizione di WLeadership, l’evento nato dall’omonimo format firmato Class Cnbc dove è intervenuta Ilaria Fornari Strategyst di Euromobiliare Advisory SIM sul tema della Leadership nella finanza, intervistata da Jole Saggese.
Passione, rigore, coraggio, resilienza... E molto altro. WLeadership, l'evento che ha l’obiettivo di raccontare attraverso ricerche, dati, interviste e testimonianze dirette non solo le storie di successo delle professioniste che hanno raggiunto posizioni apicali nelle organizzazioni pubbliche e private ma soprattutto le modalità virtuose attraverso cui il sistema d’impresa sta valorizzando l’eccellenza femminile, all’insegna della gender equality.
Politiche anti-DEI (Diversity and Inclusion) dell'Amministrazione Trump: possono influenzare anche la cultura europea e cosa le ispira? Come preservare in modo efficace il tema dell'inclusività?
Nei primissimi giorni del suo mandato a gennaio 2025 Trump ha messo diversi executive order anti-DEI, il primo "Ending illegal discrimination and restoring merit based opportunities" che ordinava alle agenzie federali di terminare tutte le preferenze, programmi, contratti, policy ecc collegati a DEI. Motivazione: ripudio della "affirmative action", ossia lo strumento politico che mira a promuovere la partecipazione di persone con determinate identità di genere, etniche, sociali ecc. in contesti in cui sono minoritarie/sotto-rappresentate. Tale "discriminazione positiva" nasce da una libera interpretazione del Civil Rights Act del 1964 e ha avuto ampio uso nelle Università e nelle aziende private (anche per sex consciuos policies) e con importanti successi nel promuovere la partecipazione femminile a livelli sempre più qualificati: lo strumento legislativo ha "forzato" un cambiamento culturale. Alle proibizioni nel settore pubblico ne sono seguite altre sempre più estese al settore privato / raccomandazioni per interrompere programmi DEI. Inviate lettere e raccomandazioni anche ad aziende europee. (Esempi noti di grandi aziende che hanno aderito: Amazon, Walmart e molte aziende tech in diverso modo ripercussioni per le Università)
Un Esempio interessante: nel podcast di Joe Rogan, Mark Zuckerberg ha parlato di "lack of masculine energy in the modern workplace" e di un mondo corporate "neutered" che beneficerebbe invece dell'adozione di tratti maschili tradizionali. Le motivazioni: v. ad es. Richard Hanania, teorico dell'anti-DEI (ma oggi critico delle politiche trumpiane) afferma che sia anti-costituzionale il principio che riserva alle "minoranze" variamente definite un trattamento preferenziale nell'accesso agli studi universitari, a posizioni apicali (ai board aziendali in Europa) ecc. Perché le pari opportunità non possono restringere la competizione. Tali motivazioni, condivisibili o no, pongono però una questione rilevante: come creare una effettiva uguaglianza di opportunità? Come evitare la contraddizione tra l'obiettivo di favorire la diversità e il principio del merito, che dovrebbe prescindere da sesso e altri criteri diversi da competenza, eleggibilità al ruolo ecc?
La risposta sta che le politiche DEI devono idealmente coinvolgere le persone più qualificate al ruolo, che altrimenti sarebbero state trascurate/svantaggiate perché donne o altre minoranze (senza questo tipo di cultura oggi non avremmo la Lagarde alla BCE, Kristalina Georgieva e Gita Gopinah all'IM, Penelope Goldberg alla World Bank).
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Presto disponibile anche il video, guarda l'intervista.