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Resilienza dell'azionario in un contesto di ritorno della volatilità dei mercati

Dopo un inizio anno eccezionalmente positivo per le classi di attivo rischiose, nei mercati finanziari è tornata la volatilità. In aprile una correzione generalizzata ha ridimensionato i ritorni totali dell’azionario da inizio anno, che restano comunque molto significativi e prossimi a 6% negli Stati Uniti e a 9% nell’area dell’euro.

In evidenza:

  • La volatilità azionaria è legata al ritorno dell’incertezza sui trend inflattivi e di politica monetaria.

  • In positivo, anche se la tecnologia resta il settore trainante, i rialzi azionari hanno interessato una varietà più ampia di settori, inclusi quelli ciclici quali energia, industriali e finanziari.

Per la Fed l’avvio del ciclo di normalizzazione si allontana alla seconda metà dell’anno, purché i dati che saranno resi noti riportino l’inflazione su un sentiero di discesa sostenibile. Resta invece probabile un primo taglio dei tassi ufficiali europei alla riunione di inizio giugno, a meno di sorprese negative dai dati.

La nostra strategia d’investimento mantiene un orientamento positivo sull’azionario ma sconta un incremento di volatilità nei prossimi mesi, date anche le valutazioni generalmente estese. Manteniamo portafogli diversificati sia per area geografica che per settore, con un’esposizione alla tecnologia, al settore delle materie prime ma anche a comparti difensivi o con maggior visibilità degli utili quali sanità USA e utilities europee.

 

 

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