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Intervista Simone da dalt aggiornamento mercati 1' semestre

Guarda l'intervista a Simone Da Dalt all'Investment Week, iniziativa di grande successo prodotta da Class CNBC; un panel di oltre 100 esperti di gestione consiglia i risparmiatori sulle scelte da fare in questo inizio anno di incertezze.

Investment week, intervista Da Dalt

Il  3 Luglio Simone Da Dalt, Head of investment Solutions di Euromobiliare Advisory SIM, è stato intervistato da Elisa Piazza alla trasmissione "Caffè affari", celebre appuntamento mattutino con tutte le ultime informazioni dal mondo riguardanti l'economia e la finanza.
 
Simone Da Dalt nel corso dell'intervista ha trattato i seguente temi:
  • Azionario, Obbligazionario e Credito: il punto sulle performance delle principali asset class nel primo semestre 2024.

  • Dati di inflazione (Core PCE USA e Eurozona), le conseguenze sulle scelte in tema di politica monetaria di FED e BCE per le prossime riunioni.

  • Prospettive per il prossimo semestre:  la nostra strategia di investimento.

Nel secondo trimestre l’azionario ha consolidato i risultati eccezionali dei primi mesi del 2024 grazie alla ritrovata debolezza lato inflazione: i dati sulla crescita un po’ più deboli nelle ultime settimane aumentano le attese di un inizio di tagli  da parte della Fed e questo supporta i multipli azionari.

L’azionario spicca come miglior asset class, in linea con il nostro posizionamento strategico, e si conferma resiliente ai molteplici shock pandemici, geopolitici e inflazionistici che hanno colpito l’economia globale negli ultimi anni. I rialzi azionari restano trainati dalla tecnologia, specchio della crescita eccezionale degli utili del settore, anche se nel trimestre in corso, specie nella prima parte, si è riscontrata una partecipazione più diffusa dei rialzi tra settori.
Nel credito gli spread sono rimasti compressi, specchio dell’ottimismo sul ciclo, di ridotte preoccupazioni sul rifinanziamento e dell’elevata domanda da parte degli investitori. Il rischio tasso è ancora in territorio negativo, complice l’incertezza nelle tempistiche e nell’intensità del prossimo ciclo di tagli dei tassi.
Questo ciclo ha carattere di unicità (non vi è recessione nonostante velocità ed intensità dei rialzi dei tassi) grazie a:

  • sostegno fiscale - in Usa continuerà a fluire qualsiasi sia l’output delle elezioni Presidenziali con potenziali impatti positivi sulla crescita e quindi sull’intensità dell’allentamento monetario; in Europa l’applicazione del nuovo Patto di Stabilità ridurrà progressivamente il sostegno fiscale
  • balzo degli investimenti nelle nuove tecnologie (anche legate ad un tema geo-strategico) politiche industriali a sostegno dell’innovazione, della decarbonizzazione e della rimodulazione delle filiere produttive (re-shoring), dal Next Generation europeo all’Inflation Reduction Act statunitense.
  • basso livello d’indebitamento di famiglie e imprese (grazie all’incremento dei tassi di risparmio del periodo Covid e del beneficio dei bassi tassi di indebitamento delle imprese degli anni pre-Covid) hanno tutelato i bilanci privati e ridotto la vulnerabilità alla trascorsa restrizione monetaria.
  • inflazione rivelatasi (e prevista) stabilmente superiore ai livelli pre-pandemici ha sostenuto i margini di profitto aziendali.
  • solida crescita occupazionale (e immigrazione che ha contribuito a equilibrare l’occupazione) ha tutelato i redditi reali.

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