Selezione investimenti: come bilanciare Alfa, value e growth
ll processo di selezione tiene conto di una serie molto ampia di variabili, tra cui una due diligence sull’asset manager per analizzarne predilezione di stile e orientamento agli investimenti.
La generazione di alfa è l'obiettivo principale per i gestori attivi. L'alfa, indicativo della performance di un portafoglio in confronto a un benchmark, è comunemente inteso come il ritorno su un investimento che non deriva dalle fluttuazioni generali del mercato, ma dall'abilità del gestore degli asset. Il confronto tra gli stili di investimento, in particolare tra value e growth, è altrettanto significativo. Negli Stati Uniti lo scorso anno la gestione growth ha prevalso su quella value, che ha risentito maggiormente delle politiche monetarie restrittive, dell'inflazione, dei limiti nell'accesso ai finanziamenti e delle preoccupazioni per una recessione globale. In Europa, la situazione è molto più sfumata. Il continente, che conta poche imprese all'avanguardia nel settore dell'IA e che ha subito impatti minori dall'inflazione rispetto agli Stati Uniti, ha saputo tutelare gli investimenti value grazie a un approccio difensivo. Nell'analisi e nella selezione di fondi azionari, qual è l'importanza attribuita alla generazione di alfa rispetto alla gestione del rischio? E in termini di stili di investimento, è ancora attuale l'opposizione tra value e growth? Se ne è discusso nella seconda parte della tavola rotonda dedicata all’equity globale.
I commenti si riferiscono al contesto del 26 marzo 2024.
Il punto di partenza nel processo di selezione può essere il controllo del rischio, a cui il raggiungimento di una solida performance si aggiunge di conseguenza. “La gestione del rischio è la pietra angolare della nostra filosofia gestionale, poiché crediamo che una gestione del rischio efficace porti naturalmente alla generazione di alfa”, spiega Simone Renzelli, fund analyst & advisory portfolio manager di Euromobiliare Advisory SIM. “Se un asset manager – prosegue - è abile nel contenere i rischi, il mercato lo riconoscerà premiandolo, poiché sarà in grado di selezionare titoli con minore volatilità e alta qualità, i quali dimostrano il loro valore nel lungo periodo. Questa abilità di preservazione del capitale si traduce in performance solide e nella generazione sostenuta di alfa. Riguardo la contrapposizione tra value e growth, osserviamo che diversi titoli reagiscono differentemente alle variazioni macroeconomiche, come i tassi di interesse. Tuttavia l'importante è non concentrarsi eccessivamente su uno stile unico ma mantenere un portafoglio ben diversificato, che possa adattarsi e trarre vantaggio dalle rotazioni di mercato che possono verificarsi rapidamente. In Euromobiliare, ci concentriamo anche sulla provenienza delle revenue, riconoscendo che la performance può essere fortemente influenzata dalla geografia economica delle società. Un'analisi approfondita delle fonti di revenue ci aiuta a comprendere l'impatto effettivo sul portafoglio, determinando se pesare più l'Europa o i mercati emergenti nel contesto più ampio”.
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