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Equity e Bond update - Gennaio 2024

Equity Bond update genn.2024

Lo scenario centrale per il 2024 sconta un rallentamento della crescita mondiale a tassi generalmente inferiori al potenziale stimabile per le maggiori economie.

Il nostro scenario centrale per il 2024 sconta un rallentamento della crescita mondiale a tassi generalmente inferiori al potenziale stimabile per le maggiori economie. Solidità dei bilanci privati e tolleranza delle banche centrali a un calo solo graduale dell’inflazione al target del 2% dovrebbero evitare la recessione. Dopo due anni di restrizione, si prospetta un progressivo allentamento della politica monetaria, a beneficio di tutte le classi di attivo, ma con ritmi fortemente legati alla velocità di discesa dell’inflazione: tagli dei tassi ufficiali USA ed Euro sono improbabili prima del secondo trimestre.

 

EQUITY

Proseguimento dell’espansione (benché a ritmi decrescenti) e inflazione in calo (ma superiore ai livelli pre-Covid), prefigurano un contesto ancora positivo per l’azionario, nonostante ritorni attesi inferiori al 2023, dato il calo della crescita nominale. Resta opportuna un’ampia diversificazione, che privilegi settori con elevata visibilità degli utili e tenuta dei margini, o meno sensibili alle fluttuazioni cicliche. In questo contesto, manteniamo la nostra view positiva sui mercati azionari.

Su base relativa e dal punto di vista geografico, esprimiamo ancora una preferenza per il mercato USA, che nonostante presenti valutazioni elevate vede la crescente probabilità di un soft landing dell'economia. Restiamo investiti anche su Europa e Giappone, per valutazioni fondamentali particolarmente interessanti, sebbene diversi indicatori macro segnalino un rallentamento ciclico più accentuato degli USA e condizioni finanziarie meno favorevoli. Manteniamo infine una bassa esposizione agli emergenti, soprattutto perché i recenti dati legati alla crescita cinese segnalano ancora una debolezza del gigante asiatico.

Dal punto di vista settoriale, in Euro, confermiamo la positività sulle Utilities, beneficiarie del picco dei tassi e di valutazioni interessanti. Restiamo inoltre in sovrappeso sulle aziende energetiche che, agli attuali prezzi del petrolio, riescono a remunerare adeguatamente i propri azionisti e allo stesso tempo garantiscono una copertura dai rischi geopolitici internazionali. In America confermiamo la positività sui Communication Services, grazie al loro mix industriale diversificato con una buona esposizione anche al tema dell’AI e manteniamo in sovrappeso i Consumer Staples, che nonostante trattino in linea al mercato, rispetto alle loro valutazioni storiche (a tre e cinque anni) risultano particolarmente interessanti.

 

OBBLIGAZIONARIO

Nel contesto attuale, i principali indici obbligazionari globali hanno registrato una performance molto positiva, supportati da un calo dell’inflazione più rapido delle attese e da una retorica più accomodante da parte delle banche centrali. Nel complesso le curve dei rendimenti si sono progressivamente normalizzate, con quella americana e tedesca che si mantengono invertite. Il rallentamento ciclico in Europa e la moderazione dell’inflazione a livello globale ci portano a mantenere la positività sul rischio tasso.

In termini di posizionamento, confermiamo una view positiva sulla parte a lungo termine in area Euro e in US, impostazione che visto l’incertezza sui tempi e intensità dell’allentamento monetario, può essere maggiormente gestita tatticamente nel prossimo periodo. Rimangono molto interessanti anche le posizioni a breve scadenza, vista l’inclinazione delle curve, in alcuni casi ancora invertite, attendendoci un progressivo irripidimento.

In un contesto di rallentamento ciclico nei prossimi mesi e di potenziale aumento del tasso di default manteniamo una preferenza in ottica di rischio/rendimento per le emissioni IG verso HY e, per queste ultime preferiamo emittenti di migliore qualità. A livello settoriale, complice lo scenario di progressiva debolezza economica soprattutto nell’area euro, confermiamo la preferenza sui titoli non ciclici.

I mercati emergenti hanno beneficiato positivamente del sentiment di mercato di fine 2023 e del ribasso dei rendimenti a livello globale. Dopo aver ridotto l'esposizione sulla componente in Hard Currency in dicembre, monitoriamo l’asset class in quanto occasioni di debolezza possono rappresentare buone opportunità per incrementare nuovamente l'esposizione.

 

 

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