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TG3 Piazza Affari: intervista commento Asia, dazi e materie prime

Asia, dazi e materie prime, guarda l'intervista del 19 Guigno su TG3 Piazza Affari a Ilaria Fornari, PhD Strategist di

RAI3TG R 19.06.5025

 

Il 19 giugno nella puntata di TG3 Piazza Affari, la rubrica dedicata a Finanza e mercati, politica ed economia, Federico Simonelli giornalista TG3 ha intervistato Ilaria Fornari, Phd Strategist di su diversi temi caldi per i mercati finanziari.

 

Crescita molto forte dei volumi nei primi mesi del 2025 sui listini cinesi e in genere sull'Asia. 

Bisogna in primo luogo considerare che c'è probabilmente una disaffezione parziale nei confronti dell'area dollaro degli Stati Uniti di cui ha beneficiato l'Asia. Ci sono invece dei fattori specifici della Cina nell'ambito della guerra dei dazi, soprattutto dopo la descalation, si ritiene che la Cina potrà meglio sopportare l'impatto dei dazi in quanto detengono il quasi monopolio delle esportazione di terre rare e in parte perché secondo molti analisi, circa un quarto delle importazioni americane dalla Cina sono difficilmente sostituibili. Inoltre sono scese le esportazioni dalla Cina verso gli Stati Uniti, ma sono aumentate quelle nell'area asiatica. Ultimo fattore è legato al tema della tecnologia, ci sono molte case di investimento che suggeriscono per chi è esposto alla tecnologia, di diversificare in quanto la cina ha un modello di business più orientato al software che non al hardware.


Nonostante le tensioni militari crescenti il Dow Jones è sostanzialmente dov'era un mese fa.   

In effetti è vero perché i dazi sono stati e continuano ad essere uno shock negativo da tutti i punti di vista e rimane molta incertezza. Vi sono alcuni elementi da considerare: 1) potrebbe aumentare l'inflazione in maniera anche significativa negli Stati Uniti e questo potrebbe complicare il lavoro della banca centrale, la FED infatti aveva annunciato che avrebbe tagliato almeno due volte quest'anno; 2) l'incertezza tende a rinviare gli investimenti; 3) una certa disillusione nei mercati sulla capacità dell'amministrazione Trump di fare anche politiche espansive.

Materie prime e petrolio cosa aspettarsi? Se dovesse veramente arrivare una chiusura dello stretto di Hormuz ci sono vari report che lo vedono sopra i 100 dollari al barile.

Il prezzo del petrolio sta salendo molto nell'ultimo mese, arrivando al 18%, però dobbiamo anche tenere in considerazione che nei mesi precedenti era sceso moltissimo grazie all'offerta soprattutto della Arabia Saudita; oggi siamo circa ai livelli di inizio anno con un valore da monitorare.

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