Un processo di selezione “quanti-qualitativo” strutturato con disciplina, sperimentato negli anni e rivisto e perfezionato nel tempo. È questo “uno dei punti distintivi della nostra attività”, afferma Pietro Bertolini, fund selector di Euromobiliare Advisory SIM.
In un’intervista a FundsPeople il fund selector racconta gli elementi distintivi della propria attività, approfondisce il ruolo dell’innovazione in Euromobiliare Advisory SIM, e spiega quali siano le chiavi per un rapporto costruttivo con i gestori terzi.
L’ultima sfida per i fund selector deriva dall’innovazione tecnologica ha reso necessario “aggiornarsi e imparare a sfruttare al meglio i nuovi strumenti a nostra disposizione”. L’aggiornamento costante, quindi, arriva anche a toccare “competenze IT, di programmazione e di utilizzo di AI e sistemi evoluti”. Ma a Bertolini, questo, non dispiace: “Ritengo che sia uno degli aspetti più interessanti del mio ruolo”.
Euromobiliare Advisory ha già avviato da diversi anni un’iniziativa per potenziare il processo di fund selection, tramite una soluzione che estrapola e rielabora le informazioni contenute nei fact sheet e nei prospetti informativi delle strategie di investimento. Un sistema integrato, accessibile tramite una piattaforma online che contiene anche un chatbot evoluto per l’interrogazione verbale. “Ad esempio, è possibile richiedere informazioni dettagliate, come l’allocazione media a una specifica asset class per un gruppo di strategie selezionate in un determinato periodo, o visualizzare l’evoluzione dell’asset allocation sia a livello di singola strategia che a livello di intero universo investibile”, evidenzia Bertolini.
L’implementazione di questo sistema ha comportato non poche sfide, specialmente nelle fasi iniziali del progetto. “Sino a pochi anni fa, l’IA non era ancora sufficientemente evoluta. Io stesso sono rimasto sorpreso da quanto rapidamente siano migliorate le sue applicazioni. Non credo che arriverà mai a sostituire i fund selector, ma sicuramente semplificherà e ridurrà la parte più macchinosa e a minor valore aggiunto della professione”, conclude l’esperto.
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