EA SIM Magazine

Equity e Bond update - Dicembre 2025

Scritto da EA SIM | 12 dicembre 2025

 

L’ultimo scorcio d’anno è prossimo a concludersi con ritorni totali positivi per le asset class rischiose, grazie al sostegno degli utili e all’allentamento monetario in corso. Investitori ottimisti sulle prospettive di utili 2026 ma si prospetta maggior selettività anche nella tecnologia .

Punti chiave: 
  •  Azionario recupera la correzione di novembre riportando in positivo i ritorni totali nel quarto trimestre: allentamento monetario e crescita sostenuta degli utili sostengono i mercati
  • Impatto protezionismo su crescita, scambi e inflazione proseguirà nel corso del 2026
  • Fed prosegue normalizzazione tassi ma condiziona nuovi tagli a peggioramento macro

AZIONARIO

 

Confermiamo la nostra visione favorevole verso gli asset rischiosi poichè il quadro macroeconomico globale rimane supportivo ed il mercato sottostante rimane strutturalmente solido. Siamo consapevoli che la propensione al rischio non è lineare e che, nel breve termine, potremmo assistere a ritorni di volatilità. Tuttavia, riteniamo che eventuali fasi di consolidamento non compromettano il trend rialzista di fondo, rappresentando piuttosto interessanti occasioni di acquisto in ottica di medio-lungo termine.

A livello geografico, la nostra strategia si mantiene diversificata e opportunistica.

Negli Stati Uniti riconfermiamo l’esposizione, pur a fronte di valutazioni elevate. Riteniamo l'area attraente grazie all’alta redditività aziendale, alla solida dinamica degli utili, alla debolezza del dollaro e ai potenziali stimoli fiscali/deregolamentazione dell’amministrazione Trump; una FED più accomodante completerebbe questo quadro positivo. Manteniamo il giudizio anche sul Vecchio Continente, che offre un rapporto rischio-rendimento favorevole. I driver sono molteplici: valutazioni ancora interessanti, utili rivisti al rialzo e piani di investimento strutturali capaci di mobilitare i risparmi e stimolare la crescita. Conferma il posizionamento anche per il Giappone, dove valutiamo positivamente i piani espansivi della nuova leadership politica, supportati dalle riforme sulla corporate governance e da multipli favorevoli. Punto di attenzione la BOJ che potrebbe alzare i tassi nella riunione di dicembre. Infine, ribadiamo il posizionamento anche sui Mercati Emergenti, sostenuti da valutazioni attraenti, dollaro debole e fondamentali solidi sia lato finanze pubbliche che resilienza fiscale.

Negli USA confermiamo il sovrappeso sulla Tecnologia, sostenuta da solide stime di crescita e margini elevati. Contestualmente, portiamo in sovrappeso le Utilities – ben posizionate per sfruttare la crescente domanda energetica e il rialzo dei prezzi – finanziando l'operazione con prese di profitto sull'Health Care, reduce da un forte rally. In Europa, manteniamo la fiducia sui Finanziari e promuoviamo a sovrappeso gli Industriali a scapito delle Utilities. Il settore industriale dovrebbe infatti beneficiare del possibile miglioramento ciclico in Eurozona, con utili attesi in crescita per il 2026.

 

 

OBBLIGAZIONARIO

 

Le strategie obbligazionarie si inquadrano in uno scenario macro di proseguimento dell’espansione globale a ritmi più contenuti, senza ricadute recessive con attese di inflazionistiche che si mantengono contenute. Confermiamo un giudizio positivo sull’asset class governativa e sul posizionamento tasso, anche per l’inizio del 2026, con gli incrementi progressivi di duration che verranno valutati in base ai segmenti di curva di ogni geografia, ritenuti più attraenti.

Riteniamo interessante la parte lunga della curva europea, dato il riprezzamento del term premium avvenuto nel corso dell’anno ed il livello di steepening storicamente elevato. Sulla parte lunga della curva USA il term premium si è stabilizzato ed il contesto è diventato maggiormente costruttivo sull’obbligazionario supportato da un cambio di passo (easing) da parte della Fed: non escludiamo però ulteriori irripidimenti e per questo suggeriamo maggiore cautela su questa parte.

Gli spread IG e HY sia in area Euro che in USA nel mese scorso hanno marginalmente ritracciato; i primi impatti dei dazi si sono rivelati meno gravi del previsto ed i fondamentali aziendali sono rimasti solidi. Pur in un contesto di bassa visibilità per l’andamento dell’economia globale nel 2026, si ritiene ancora opportuno rimanere investiti sul credito, pur mantenendo un approccio selettivo ed orientato alla qualità. Il supporto dei flussi di mercato ed il carry obbligazionario continuano infatti a bilanciare, a nostro parere, l’esistenza di minor margini di riduzione dei premi al rischio. Gli spread creditizi rimangono infatti prossimi ai minimi storici, il che appare giustificato, al momento, da fondamentali solidi sia nel mondo Investment Grade che nell’universo High Yield.

Posizionamenti sottili, allentamento dei tassi globali e migliori fondamentali macroeconomici negli EM offrono potenziale supporto.

Tuttavia, i rischi ribassisti nell'economia USA e le future mosse della Fed creano forte incertezza non ancora incorporata negli spread molto compressi degli EM.

 

 

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