La SIM, una SGR, la società dedicata ai private market, la fiduciaria e due compagnie assicurative.
Le strutture che fanno capo all’area wealth, sotto la guida di Paolo Magnani, favoriscono “un’offerta integrata, sotto un unico governo centrale, con strategie coerenti”. Grazie anche a una nuova piattaforma, che aiuta banker e consulenti nella messa a terra del servizio.
“Il nostro modello è unico in Italia per una realtà di media dimensione e ha due grandi obiettivi: supportare sempre di più, con competenza e professionalità, le nostre reti distributive e sviluppare un ecosistema in grado di proporre i nostri servizi anche a controparti terze”, dice Paolo Magnani, da inizio 2018 nel ruolo di direttore centrale e coordinatore Area wealth management del Gruppo Credem.
“Nel perimetro del gruppo sono già presenti tutte le componenti del mondo wealth: Euromobiliare Advisory sim, sotto la guida del direttore generale Gianmarco Zanetti, è il nostro hub di competenze sulla consulenza finanziaria, le gestioni patrimoniali, l’asset allocation strategica e tattica, l’advisory patrimoniale, ossia immobiliare, assicurativo, arte, passaggi generazionali e corporate finance. Euromobiliare asset management sgr, che coordina anche la sicav lussemburghese, è la fabbrica dei prodotti d’investimento, fondi e sicav, sotto la direzione di Francesco Germini. Attraverso Credem Private equity, presidiamo il mercato privato che investe in piccole e medie imprese italiane, con 230 milioni di euro già investiti, attraverso un fondo e un eltif. Qui, al timone ci sono gli amministratori delegati Maurizio Esposito e Daniele Molinaro. E poi, Euromobiliare Fiduciaria, affidata all’indirizzo di Giuseppe Rovani. Completa la squadra il comparto assicurativo, con Rossella Manfredi nel ruolo di direttore generale delle compagnie Credemvita e Credemassicurazioni (posseduta al 50%, l’altra metà è di con Reale Mutua ndr), per l’offerta di prodotti assicurativi d’investimento o di puro rischio. Sette società che operano attraverso un unico governo centrale, con obiettivi e strategie coerenti. Da qui in avanti, lo sviluppo dell’area si indirizzerà su quattro direttrici”.