Intervista a Gianluca Rondini nella puntata di Missione Risparmio intervistato da Jole Saggese per parlare delle sfide del private banking in un contesto di mercato volatile, affrontando i temi della longevità, del passaggio generazionale della ricchezza delle nuove generazioni. Si è approfondito anche come l’AI e la digitalizzazione stanno cambiano il modo di fare consulenza.
L'attuale contesto di incertezza economica e geopolitica, sta evolvendo il ruolo del private banking, nell'offrire soluzioni personalizzate. L'ascolto del cliente e la condivisione degli obiettivi e la capacità di gestire l'emotività del cliente nei momenti volatili permette di restituire un'allocazione che nel corretto orizzonte temporale soddisfa i bisogni del cliente. Ma è necessario ricordare al cliente la logica di costruzione del portafoglio evitando che il "rumore di fondo" del mercato faccia perdere la lucidità.
Stiamo inoltre assistendo ad un forte sviluppo delle piattaforme e di banche digitali, che nella fase iniziale supportano le nuove generazioni soprattutto sul fronte dei pagamenti, anche se alcune realtà stanno sviluppando soluzioni semplici d'investimento. Certo il percorso tecnologico non si fermerà e l'intelligenza artificiale da un lato, e la tokenizzazione degli asset dall'altro, offriranno nuove opportunità. Resta il fatto che la relazione personale, in particolar modo nella gestione attiva continuerà ad avere grande valore e questo cambierà la prospettiva delle nuove generazioni quando si troveranno ad affrontare la responsabilità di decidere del patrimonio famigliare.
L'intelligenza artificiale supporta la gestione e la razionalizzazione delle informazioni per restituire al cliente proposte di qualità, che il private ha la sensibilità e responsabilità di adattare ai bisogni del cliente.
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