Mercato energetico e del gas: accordo politico sul price cap
La ripresa delle economie post-pandemia ha portato al rialzo dei prezzi gli indici di approvvigionamento del gas naturale nei mercati non produttori (Europa e Asia) dove si è passati da circa 10$/MWh a 100$/MWh. L’invasione della Russia in Ucraina ha esacerbato questa situazione, aggiungendo ulteriore volatilità nel mercato a causa dell’attivazione di nuove e più costose forniture in sostituzione di quelle russe.
Mercato energetico e del gas: accordo politico sul price cap
In estate, il prezzo europeo è schizzato in area 250-350$/MWh in risposta alla corsa agli stoccaggi per l’inverno da parte dei governi europei, tramite accordi per nuove forniture via nave. Con l’autunno mite e gli stoccaggi pieni, la domanda di gas si è ridotta significativamente. I prezzi forward a 1 mese sono scesi fino a 100$/MWh. L’inizio climatico dell’inverno ha segnato un breve rialzo, in area 150$/MWh. Tuttavia, da metà dicembre 2022 il ritorno del «caldo» ha nuovamente allentato la pressione sui prezzi spot e futures degli indici. Il calo dei prezzi spot e futures degli indici si sta protraendo in questo inizio 2023 a un livello di circa 50$/MWh, grazie a un livello di scorte ancora ai massimi nel confronto storico con le scorte invernali.
Quando interamente costituite, come ad oggi, le scorte coprono circa 1/3 del fabbisogno invernale. Approvvigionarsi agli attuali prezzi di mercato (elevati rispetto alla media pre-pandemica e pre-invasione) per sostenere il resto dei consumi, così come per costituire le scorte per l’inverno 2023/2024 potrebbe alimentare ulteriori spinte inflazionistiche dei prezzi al consumo e alla produzione. Sembra, tuttavia, scongiurato lo scenario peggiore di un intervento di razionamento dei consumi a livello statale, anche se sono stati comunque ridotti da parte di famiglie ed imprese.
Raggiunto l’accordo politico sul price-cap del gas al Consiglio sull’Energia dell’UE
Il meccanismo di correzione del mercato entrerà in funzione dal 15 febbraio 2023 e si applicherà ai contratti derivati a 1M, 3M e 1Y, e prevede un tetto dinamico per adattarsi ai prezzi globali.
Non sarà invece applicato ai contratti spot, a 1D oppure a quelli over-the-counter (OTC).
Il meccanismo scatta automaticamente se:
• Per 3 giorni consecutivi il prezzo del gas TTF a 1M supera i 180€/MWh
• Esiste un differenziale di 35€/MWh rispetto a un prezzo di riferimento del gas naturale liquefatto (LNG) nei mercati globali su contratti di pari scadenza.
Una volta attivato, sarà valido per almeno 20 giorni lavorativi e fino a che il prezzo di riferimento sui mercati globali, maggiorato di 35€/MWh, non risulti per 3 giorni consecutivi sotto la soglia.
È prevista la sospensione del meccanismo in caso di:
• «Allerta» dell’UE per penuria (razionamento)
• Aumento della domanda di gas (15% su un mese, 10% su due mesi)
• Calo significativo di LNG importato e/o calo significativo dei volumi sul mercato europeo TTF
L’ESMA avverte che il meccanismo del price cap frena la funzione di determinazione dei prezzi nei mercati regolamentati, con possibili conseguenze sui comportamenti dei partecipanti al mercato e sulla loro capacità di gestire i rischi. Una possibile conseguenza è che i partecipanti rispondano al meccanismo spostandosi su mercati o contratti non coinvolti dal meccanismo (es: mercati non-EU oppure OTC, contratti con maturità non soggette a regolamentazione), riducendo la liquidità disponibile sul mercato europeo TTF regolamentato.
L’ACER ribadisce la possibile rilocazione dei volumi di scambio sul mercato UK o quello US.
L’attrattività del mercato europeo per i flussi di gas naturale liquefatto potrebbe essere significativamente ridotta qualora il meccanismo entrasse in funzione, implicando una possibile mancanza di approvvigionamenti. Questo porterebbe anche a una minore condivisione dei volumi di gas all’interno dell’Unione stessa.
Tuttavia, ESMA e ACER non hanno identificato significativi impatti – positivi o negativi – per la stabilità finanziaria, il funzionamento del mercato del gas o gli approvvigionamenti, quindi il meccanismo potrà regolarmente entrare in funzione alla data prevista.