Prosegue la salita dei rendimenti governativi con impatto negativo sulla volatilità e la performance dei mercati azionari e del credito.
In evidenza:
- Continua il rialzo dei tassi governativi, performance negativa per le classi di attivo rischiose.
- L’economia americana rimane resiliente spinta da solidi consumi e da un buon mercato del lavoro.
- Le tensioni in medio oriente non impattano significativamente i prezzi delle materie prime, solo il petrolio registra un moderato aumento di prezzo.
- Rallentamento della dinamica disinflattiva, il ritorno al target potrebbe allontanarsi.
- Confermato il rating S&P sul debito pubblico italiano a BBB, fondamentale l’investimento dei fondi europei.
A contribuire alla pressione sui tassi sono la persistenza dell’inflazione, la resilienza dell’economia americana e il deterioramento dei trend fiscali. La solidità del mercato del lavoro americano e i risparmi del settore privato sostengono l’economia, mentre in area dell’euro prevale il rallentamento della crescita. L’economia europea è particolarmente esposta ai rischi geopolitici della guerra in medio oriente vista la dipendenza energetica. Non sono attesi nuovi rialzi dei tassi ufficiali, ma la persistenza dell’inflazione potrebbe allontanare temporalmente il rientro al target del 2%. In merito all’economia nazionale, l’agenzia di rating S&P conferma il BBB sull debito pubblico italiano, con prospettive positive di crescita per il 2025.