Alla luce della attuali condizioni macro, ecco le aspettative degli esperti di fund selection rispetto all'equity globale nella tavola rotonda di FundsPeople.
I mercati azionari globali nella prima metà del 2024 hanno proseguito il rally iniziato a fine 2023. A partire da novembre, il sentiment degli investitori è diventato più ottimistico circa la probabilità di un ‘atterraggio morbido’. Le pressioni inflazionistiche sono in via di attenuazione e la Banca centrale europea ora prevede di raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2% nel 2025. Inoltre i fondamentali delle imprese si sono dimostrati solidi in una fase di turbative e non sono emerse notizie significative in grado di frenare il crescente ottimismo. Il 2024 è iniziato quindi con una normalizzazione dei dati sull’inflazione, una risposta positiva dei mercati alle aspettative di tassi più bassi e i record dei magnifici sette. Quale direzione prenderà il mercato azionario alla luce dell’attuale contesto macro economico? È il tema affrontato nel corso della prima parte della tavola rotonda dedicata all’azionario globale.
I commenti si riferiscono al contesto del 26 marzo 2024.
Anche per Simone Renzelli, fund analyst & advisory portfolio manager di Euromobiliare Advisory SIM il 2024 si preannuncia “come un anno di notevole complessità, intriso di eventi significativi e tensioni geopolitiche. Dall'evolversi della situazione a Gaza e in Ucraina alle elezioni internazionali, l'attenzione è alta, con un occhio particolare alle elezioni USA, un evento che inevitabilmente catturerà i riflettori globali”. Tali eventi “si inseriscono in un contesto di politiche monetarie accomodanti da parte di Fed e Bce, le quali alimentano l'attesa di un possibile taglio dei tassi. Non possiamo però ignorare le politiche fiscali che, agendo da contrappeso, introducono un'ulteriore dimensione nel delicato equilibrio economico. L’attenzione rispetto alle possibili spinte inflazionistiche ci impone di rimanere vigili sull'evoluzione della politica monetaria. Fortunatamente, i fondamentali del mercato hanno resistito bene fino a ora, evitando scenari di hard landing e lasciando prevedere al massimo un soft landing, con correzioni circoscritte”, ricorda Renzelli secondo cui “in questo scenario di attesa, concentrato sui dati macroeconomici, la gestione di un portafoglio azionario globale esige un'analisi incisiva che tenga conto delle dinamiche Paese per Paese e settore per settore. Non si può trascurare l'influenza della Cina, un motore fondamentale per i mercati emergenti, nonostante esistano altre economie in crescita, come l'India, che seppur costosa, dimostra una solida performance. È essenziale anche un'analisi dettagliata della composizione settoriale. La nostra strategia si concentra su un approccio quality defensive, selezionando settori in grado di beneficiare dei progressi nel campo dell'intelligenza artificiale e che resti aperta a potenziali rotazioni settoriali”.
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