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Earning season USA 2Q 2023: quali sono stati i risultati?

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QUALI SONO STATI I RISULTATI?

Gli utili delle società americane si confermano in contrazione. Tuttavia, il basso livello delle aspettative porta a risultati complessivamente migliori di quanto stimato. 

La stagione delle trimestrali americana sta per volgere al termine. Ad oggi, oltre il 93% delle società comprese nell’S&P500 ha già alzato il velo dai conti. La percentuale è leggermente più contenuta, ma sempre superiore al 90%, se consideriamo la capitalizzazione di mercato.

Analiticamente, per meglio comprendere quanto successo finora, di seguito riportiamo  seguito una tabella di riepilogo dei settori ordinati seguendo la colonna dei ricavi.

tabella EA

In termini di ricavi, si è registrato un progresso su base annua del secondo trimestre di poco superiore al 1%. I migliori settori in termini di crescita sono stati:

  • Financials (+11,7%)
  • Consumer Discretionary (+10,5%)
  • Real Estate (+6,5%)

Dall’altro lato, alcuni comparti hanno riportato una contrazione del loro fatturato rispetto allo stesso trimestre del 2022. In ordine:

  • Energy (-29,1%)
  • Materials (-12,9%)
  • Utilities (-3,4%)

Analizzando i numeri lato EPS (Utili per Azione), la crescita anno su anno è stata negativa (-6,5%). Tuttavia, escludendo il settore energetico, il dato sarebbe sostanzialmente flat.

In questo caso, rispetto al trimestre dell’anno precedente, i migliori comparti si rivelano essere:

  • Consumer Discretionary (+34,8%)
  • Communication Services (+10,1%)
  • Industrials (+10,0%)

Tutti gli altri settori sono stati negativi o con variazioni in singola cifra. In particolare difficoltà ci sono:

  • Energy (-51,4%)
  • Materials (-29,0%)
  • Healthcare (-27,5%)

Complessivamente, una contrazione degli utili (-6,5%) a fronte di una crescita dei ricavi leggermente positiva (+1%) testimonia come ormai le imprese americane non riescano più a ribaltare interamente sui clienti finali l’aumento dei costi di produzione, con una conseguente erosione dei margini. Se si considera come l’utile per azione può anche aumentare per effetto buyback oltre che per crescita degli utili, l’effetto è ancora più pronunciato.

Approfondiamo ora alcuni dei comparti che hanno realizzato i migliori risultati su base annua sia in termini di ricavi sia in termini di utili con un occhio di riguardo alle loro prospettive. sofferenza, come testimoniato da Tesla, costretta a continui tagli di prezzi per sostenere i propri volumi di vendita con importanti conseguenze sui margini.

ENERGY, MATERIALS E UTILITIES

Guardando i ricavi e gli utili, i settori hanno sofferto per la normalizzazione dei prezzi delle materie prime, con gli effetti della guerra in Ucraina che si sono via via attenuati. Dinamica simile ha coinvolto anche le utilities, con il rientro dei prezzi dell’energia elettrica che ha impattato i ricavi, ma in questo caso non gli utili, in crescita su base annua. Guardando le prospettive future di questi settori, per quanto riguarda Energy e Materials, sarà fondamentale capire l’andamento della crescita globale, e in particolare cinese, e il relativo supporto della domanda di materie prime. Invece per le utilities, il quadro è, a nostro avviso, meno incerto. Le incertezze regolamentari si stanno riducendo e il settore dovrebbe beneficiare di un forte trend di investimenti per la transizione energetica che nel medio lungo termine aumenterà la profittabilità del settore.

CONSUMER DISCRETIONARY E STAPLES

Il settore ha continuato a beneficiare del definitivo abbandono delle restrizioni anti covid e delle politiche di reopening della Cina. Particolarmente positivi i settori legati ai servizi, come turismo e ristorazione, dove la domanda soltanto di recente ha iniziato a dare qualche segno di debolezza rispetto al comparto manifatturiero. Inoltre, non va dimenticato che la principale società dei Consumer Discretionary americani è Amazon. La società ha riportato un’ottima trimestrale, grazie soprattutto alla divisione cloud di AWS, sostenuta dalla domanda di investimenti in Intelligenza Artificiale e Tecnologia, più che dalle tradizionali dinamiche di consumo. A supporto di questo, si evidenzia come tutte le principali società dei Consumer Staples abbiano registrato volumi di vendita in calo e compensate da aumenti di prezzo.

FINANCIALS

Per quanto riguarda i Financials, la crescita dei ricavi dimostra come si facciano ancora sentire i benefici dell’aumento dei tassi. Almeno per quanto riguarda le grandi banche, la resilienza dell’economia non ha ancora fatto emergere criticità lato asset quality. A questo si aggiunge che la sensitività dei tassi sui depositi rispetto agli impieghi tende a manifestarsi più tardi nel tempo. Tali dinamiche hanno continuato a sostenere il Net Interest Margin delle banche, sebbene le grandi banche abbiano confermato come questo trimestre, o al massimo il prossimo, rappresenti probabilmente il suo picco.

Complessivamente, nonostante la contrazione degli utili, i risultati sono stati però migliori delle stime. Nel dettaglio, le sorprese positive, ovvero la differenza tra il tasso di crescita realizzato e quello stimato dal consensus, è stato pari rispettivamente al 2,5% per gli EPS e al 1,5% per i ricavi. Questi dati, seppur positivi, si trovano comunque storicamente nella parte “bassa” di sorprese realizzate.

A favorire i dati positivi sono stati un mix di continue revisioni al ribasso degli utili da parte degli analisti e dei dati macro abbastanza positivi. Si può dire quindi che l’asticella da battere era abbastanza bassa.

Tuttavia, tali risultati complessivamente migliori delle aspettative, non hanno portato a performance particolarmente positive per i mercati. Si evidenzia infatti che, rispetto alle media storiche, le Price Reaction (ovvero le reazioni del prezzo del titolo a risultati sopra o sotto le attese) sono state estremamente contenute in caso di sorprese positive e estremamente penalizzanti in caso di sorprese negative o risultati in linea. Questo perché il mercato è entrato nella Earning Season dopo un fortissimo rimbalzo innescato dall’esplosione del tema dell’Intelligenza Artificiale, riportando le valutazioni complessive su livelli mediamente elevati.

In conclusione, per quanto riguarda l’intero 2023, dopo i primi risultati usciti verso inizio luglio, il mercato ha iniziato a prezzare un parziale recupero degli utili, adesso stimati in calo su base annua del 1,7%. Ricordiamo che a febbraio, momento di minimo, ci si attendeva un calo degli utili sul 2023 del 5%. Tenendo conto dei cali già registrati nei primi due trimestri del 2023, questo implica un forte rimbalzo degli utili atteso per la seconda parte dall’anno, da non escludere alla luce di un’economia che si conferma resiliente e di un’inflazione comunque in rallentamento.

EPS atteso 2023

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