L’Agenda è stata sottoscritta nel settembre 2015 dai 193 Paesi membri dell’ONU ed è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs) inquadrati in un programma d’azione più vasto costituito da 169 target, da raggiungere entro il 2030. Il conseguimento degli SDGs coinvolge governi, società civile, imprese pubbliche e private per uno sviluppo globale sostenibile circa i temi di crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente.
Gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo Credem sono correlati all’Agenda 2030 secondo quattro principali categorie: Governance, Planet, People e Prosperity. Anche Euromobiliare Advisory SIM, come parte del Gruppo Credem, contribuisce al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. La creazione di valore nel tempo e il sostegno all’Agenda 2030 si concretizza nella scelta di essere sempre più sostenibili sotto il profilo finanziario, integrando nelle proprie decisioni di investimento criteri ambientali, sociali e di buon governo al fine di definire una gamma di servizi efficiente e innovativa.
GOAL N.2: SCONFIGGERE LA FAME, RAGGIUNGERE LA SICUREZZA ALIMENTARE E MIGLIORARE LA NUTRIZIONE
Il costo di una dieta sana comprende il costo di tutti gli alimenti che giornalmente soddisfano i requisiti essenziali di un’alimentazione corretta. Questo costo, a livello globale, è stato stimato intorno ai 3$-4$ per persona. Tuttavia, più il reddito percepito è basso, più elevata è la quota di popolazione che non può permettersi un’alimentazione sana. Esistono diverse aree del globo in cui il reddito medio pro capite non è sufficiente a garantire una giusta nutrizione. Tra le principali aree interessate: India, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Etiopia, Bangladesh, Pakistan, Egitto, Indonesia. In questi Paesi, infatti, il reddito percepito dovrebbe essere fino a 3 volte in più di quello effettivo affinché una persona possa nutrirsi correttamente.
TARGET 2.C: ASSICURARE UN MERCATO DELLE MATERIE PRIME ALIMENTARI STABILE
Per raggiungere il Goal 2, sono fondamentali gli interventi in agricoltura (attraverso investimenti in infrastrutture e tecnologie per rafforzare la capacità produttiva), sul piano chimico (per migliorare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e preservare le varietà locali) e della sanità. Guardando all’andamento dell’indice FAO sul prezzo del cibo (misura mensile della variazione dei prezzi di un basket di 5 gruppi di commodity alimentari), ad oggi, i prezzi delle materie prime alimentari sono ai massimi dal 1975 essenzialmente per via di una carenza generalizzata, imputabile anche a fenomeni meteorologici sempre più estremi che riducono la disponibilità e la qualità stessa degli alimenti. Recentemente, altri fattori hanno contribuito al rialzo dei prezzi come l’inflazione e l’aumento dei costi di produzione legati, a loro volta, al rialzo del costo dell’energia in seguito alla guerra tra Russia e Ucraina. Tuttavia, secondo il target 2.C, è necessario anche adottare misure per garantire il corretto funzionamento dei mercati delle materie prime alimentari e loro derivati e facilitare l’accesso rapido alle informazioni di mercato, al fine di contribuire a limitare l’instabilità dei prezzi e garantire a tutti l’accesso al cibo.
GOAL N.16: PACE, GIUSTIZIA ED ISTITUZIONI FORTI
TARGET 16.1: RIDURRE IN MANIERA SIGNIFICATIVA FORME DI VIOLENZA ARMATA
Sebbene l’Agenda 2030, in particolare con il Goal n.16, prefigura un impegno universale a protezione della vita (specie dei gruppi più vulnerabili), recentemente il conflitto attivo tra Russia e Ucraina e le relative minacce di utilizzo di armi controverse stanno generando importanti ripercussioni a livello umanitario. Ciò spinge alla necessità di una maggiore cooperazione globale e di un comportamento più responsabile per garantire la pace attraverso il globo.
Inoltre, in Italia, è in vigore la Legge N.220/2021 contro il finanziamento di armi non convenzionali che prevede il divieto totale al finanziamento di società che, direttamente o indirettamente, svolgono attività di produzione, sviluppo, impiego, vendita, (…), di mine antipersona, delle munizioni e submunizioni, di qualunque natura o composizione.
POLITICHE DI ESCLUSIONE GENERALI IN EASIM
Le esclusioni generali (o hard) vengono applicate a monte sull’intero piano aziendale (stakeholders, prodotti e servizi) al fine di escludere tutto ciò che non risulta in linea ai valori societari. In linea con il Gruppo Credem, Euromobiliare Advisory SIM adotta delle politiche di esclusione generale, che mirano ad escludere specifici settori di business o strumenti finanziari non in linea con i principi di etica e integrità del Gruppo attraverso un approccio trasversale:
Tali esclusioni trovano applicazione ai servizi di gestione di portafogli (diretti e in delega) e ai servizi di consulenza. Con riferimento a Fornitori e Clienti trova applicazione, alla luce della concreta applicabilità, solamente il criterio di esclusione relativo alle Armi non convenzionali.
GOAL N.8: PROMUOVERE UNA CRESCITA ECONOMICA INCLUSIVA E SOSTENIBILE
Rispettare i diritti fondamentali delle persone e dei lavoratori, garantire un impiego dignitoso per tutti e una parità di salario
Il target di creazione di nuovi posti di lavoro oggigiorno deve essere sempre più al centro delle politiche economiche e dei piani di sviluppo, al fine di aumentare le opportunità di lavoro dignitoso, più solide ed inclusive a riduzione della povertà. Inoltre, bisogna migliorare le condizioni di lavoro di oltre 700 milioni di uomini e donne che rimangono comunque al di sotto della soglia della povertà di 2$ al giorno. Come intervenire:
TARGET 8.7: ASSICURARE IL DIVIETO E L’ELIMINAZIONE DI QUALSIASI FORMA DI LAVORO MINORILE
Secondo gli ultimi dati disponibili (2021), circa 160 milioni di bambini e ragazzi in un’età compresa tra i 5 e i 7 anni sono coinvolti in forme di lavoro minorile, il che significa quasi 1 bambino/adolescente su 10 nel mondo. Circa la metà di essi svolgono lavori pericolosi in grado di danneggiare la loro salute e le loro capacità psico-fisiche. Il lavoro minorile è più diffuso:
Ed è spesso associato alla dispersione scolastica. Come intervenire:
POLITICHE DI ESCLUSIONE SPECIFICHE IN EASIM
Le esclusioni specifiche (o soft) vengono applicate specificatamente nel campo dell’investimento diretto e della consulenza.
In riferimento all’investimento diretto in strumenti finanziari diversi dagli OICR, Euromobiliare Advisory SIM ha definito delle politiche di esclusione specifiche da applicare in modo trasversale ed integrato nel processo di selezione degli investimenti, sia per il servizio di gestione di portafogli che per il servizio di consulenza, al fine di identificare e dunque escludere gli emittenti e i relativi strumenti finanziari maggiormente esposti a rischi di natura sociale, ambientale e di governance. Le esclusioni specifiche adottate sono verso:
RICORDA: L’approccio delle esclusioni rappresenta una strategia di «pre-investimento» che serve appunto ad escludere dall’universo investibile gli strumenti non in linea ai più generici criteri ESG. Tuttavia, ai fini dell’investimento e alla costruzione di portafogli ESG, è necessaria un’approfondita analisi di sostenibilità che richiede l’integrazione di ulteriori strategie quali: l’applicazione di un rating ESG, esame delle potenziali controversie, gestione dei PAI…